domenica 15 aprile 2012

Itinerario 1. Chieri - Riva - Chieri

È possibile scaricare il tracciato completo dell’itinerario:  Mappa

Santuario della Madonna della Fontana
L'itinerario è stato provato più volte e da persone diverse. Saremo comunque grati a chiunque voglia aggiungere osservazioni, consigli e correzioni nell'apposito spazio in fondo alla pagina.


Per una sosta picnic è consigliato il prato del santuario della Madonna della Fontana



Punti di interesse gastronomico: lungo il percorso è possibile fermarsi ad acquistare salumi e formaggi da alcuni produttori:

Agrisalumeria San Giovanni: a San Giovanni di Riva, in via dei Finelli 32, Sergio Peracchia produce salumi, carne per grigliate, salame della rosa, salami crudi. Uno spaccio per la vendita diretta è aperto solo in alcuni giorni della settimana (tel. 011.9469387 o 331.4028715, e-mail peracchia2010@libero.it).

Cascina Lisa: in strada Buttigliera 100 i proprietari dell’Azienda Agricola Ettore Lisa (tel. 339.4738200 o 338.7150931, e-mail lisa.ettore@libero.it) producono formaggi e alcuni tipi di salame; all’interno della cascina è aperto un piccolo spaccio per la vendita diretta, ma i proprietari sono assenti durante tutto il periodo estivo perché seguono i loro animali agli alpeggi (Cascina Rossignolo, Sestriere Alpeggio Monterotta Grange des Alpes). 



Punti di interesse culturale: lungo il percorso si incontrano alcuni monumenti di interesse storico, che in alcuni casi è possibile visitare, ma che meritano comunque una sosta:

Riva presso Chieri, Palazzo Grosso (oggi Palazzo Comunale): costruito a partire dal 1738 da Bernardo Vittone prima e da Lodovico Maria Quarini poi, il palazzo passò ai Radicati di Bruzolo che, nel 1934, lo donarono al comune. All’interno il bell’edificio in cotto conserva una decorazione pittorica molto originale, basata soprattutto sull’uso abilissimo dell’illusione prospettica grazie alla tecnica del trompe l’oeil: nell’atrio il finto bugnato è impreziosito da una perfetta ombra indotta e assecondata dai fasci di luce che si immaginano provenire dalle aperture sulla piazza o sul giardino. Nel resto del complesso l’illusione si fa sempre più ingannevole e multiforme aggiungendo a ingannevoli fondali l’illusione di una multiforme raccolta di pezzi archeologici, di gusto disparato e di varia provenienza. Il supervisore dei lavori, quello che oggi chiameremmo direttore artistico, fu un importante personaggio della corte sabauda, Pio Grisella, conte di Cunico, inviato straordinario di nomina regia prima a Roma e poi a Genova, quindi consigliere sabaudo e riformatore della regia Università. Furono proprio i viaggi del nobiluomo, in un momento di grande fervore archeologico e antichistico poiché tra il 1738 e il 1765 si erano avute le prime sensazionali scoperte dei centri vesuviani di cui da quasi 1700 anni si era persa notizia, che ispirarono le pitture dei fratelli Torricelli, gli artisti incaricati di eseguire la decorazione.

Riva presso Chieri, chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta: costruita a partire dal 1725 su disegno dell’architetto Plantery, cui subentrò Bernardo Vittone che vi lavorò fino alla morte avvenuta nel 1770, venne terminata solo nel 1792 grazie alla direzione dell’architetto Dellala di Beinasco. Ampiamente rimaneggiata tra il 1860 e il 1870, conserva dell’edificio del Vittone, oltre alla pianta ottagonale, la facciata e la grande cupola.

Santuario della Madonna della Fontana
Santuario della Madonna della Fontana: la chiesa sorge nel punto esatto in cui, in età romana, si incontravano due assi della centuriazione, il complesso e articolato sistema di razionalizzazione agraria con cui i romani trasformavano intere regioni per renderle produttive e abitabili. È possibile che la chiesa sia proprio il ricordo del cippo con cui veniva segnato l’incrocio. Il santuario attuale nasce come piccola cappella in seguito a un voto fatto nel 1630 dal municipio di Riva in occasione della devastante epidemia di peste. Trasformato in chiesa e ricostruito più volte, deve il suo aspetto attuale a Bernardo Vittone e al suo allievo Luigi Barberis che portò a termine l’opera del maestro tra il 1777 e il 1779.

S. Giovanni di Riva, casa natale di S. Domenico Savio: Domenico Savio nasce a S. Giovanni di Riva il 2 aprile 1842 da Carlo e Brigida Gaiato, secondo di dieci fratelli, figlio di un fabbro e di una sarta. La piccola abitazione che Carlo Savio, padre di Domenico, aveva affittato dal proprietario Gaetano Gastaldi, è situata nell’angolo nordovest dell’intero complesso agricolo. Al piano terreno vi era la cucina e, sul retro, un ripostiglio che dava su un piccolo portico. Al piano superiore, a cui si accedeva tramite una scala in legno appoggiata alla facciata della casa, vi erano la camera da letto dei genitori e quella dei bambini. Domenico visse in questa casa solo per due anni, perché poi la sua famiglia si trasferì in una frazione di Castelnuovo. Nel 1954 gli eredi Gastaldi cedettero al comune un piccolo pezzo di terreno su cui venne eretta la statua del santo giovinetto, morto di malattia a soli 15 anni.

Per un approfondimento sulla centuriazione romana aprire il link: Centuriazione

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